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Friday, July 31, 2009

siete solo invidiose di Cristina Buccino




Cristina Buccino, famosissima fidanzata del famosissimo figlio di Gigi D'Alessio, posa per Maxim e dichiara: "Sul lavoro è facile incontrare gente da cui è meglio stare alla larga, bisogna sempre stare con gli occhi bene aperti. Spesso sono proprio le donne…


Eva Mendes non è a rischio anoressia




Tra le ultime cavolate che abbiamo letto in rete c'è quella di Eva Mendes che si difende dalle accuse di anoressia che le sono state mosse dopo l'ultima campagna pubblicitaria per Calvin Klein.
Come si può vedere in queste foto che
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LOVEPRIDE



Orgoglio e Pregiudizio

Il sole sorge sulla splendida campagna inglese. La rugiada bagna l'erba tenera, i raggi del sole passano attraverso i frassini, le quercie, i lecci selvaggi. Le oche ancora dormono sulle rive del lago, la terra è nera e umida, gli uccellini preparano il nido. Elizabeth Bennet sta tornando a casa.

L'incipit setta immediatamente il tono del film.

Un'opera prima rugiadosa, freschissima, umida e terrena, una straordinaria rilettura del capolavoro di Jane Austen: se pensavate che sull'iconica ed eterna storia d'amore (con Romeo e Giulietta, questa è LA storia d'amore) tra la terribile ed adorabile Lizzie e il cupissimo e uber-romantico Darcy fosse già stato detto tutto..beh..vi eravate sbagliati.

Questo Pride and Prejudice è un'esperienza nuova e inattesa, una delle più belle e ariose pellicole dell'anno.

Joe Wright filma Austen con una mano leggerissima, ma sempre puntuale, attento al minimo dettaglio. La sontuosità oleografica delle opere precedenti (compresa la versione Colin Firth-Jennifer Ehle) lascia il posto ad una precisione e ad un amore per il testo che raramente ho visto per un classico: il regista non mostra nè ostenta, ma suggerisce e richiama. L'adattamento coglie le sfumature, lo spirito dei personaggi, affrontando anche una pluralità di tematiche che lo rendono davvero un'esperienza superiore e straordinariamente fresca. L'amore certo, ma anche la lotta di classe, il tempo, la caducità della vita, il cambiamento, la differenza tra vivere ed esistere.

Ma Keira Knightley è il cuore di questo film. E' elettrica. Mi inchino davanto a te, oh Keira, perchè davvero non me lo aspettavo. Hai dimostrato che mi sbagliavo sul tuo conto, e per questo ti ringrazio. E considerando che il doppiaggio uccide un'interpretazione, non posso che essere entusiasta di te. In ogni tuo gesto, io ho rivisto Lizzie.

Matthew McFadyen è uno stupendo Mr. Darcy. Sfido chiunque a non innamorarsi di lui. Lievemente monocorde per 4/5 di film, ma del resto è un personaggio marmoreo e troppo iconografico per trovare sfumature nella recitazione. Quindi kudos a Matthew.

Donald Sutherland nel ruolo del padre di Lizzie è meraviglioso: brucia di compassione, comprensione, così paterno e caldo nei suoi affetti da lasciare commossi: il dialogo finale con la figlia è uno dei momenti più sublimi e coinvolgenti che abbia visto quest'anno. Sottile, sussurrato, un personaggio costantemente in secondo piano, un'umanità infinita.

Brenda Blethyn è come al solito una mattatrice, sempre sopra le righe, ma sempre esilarante. Davvero impagabile.

Tecnicamente il film è super. La fotografia di Roman Osin toglie letteralmente il fiato. Usando procedimenti non dissimili da quelli utilizzati da Phedon Papamichael per Sideways, il direttore della fotografia ha realizzato un piccolo e significativo miracolo. La campagna inglese non è MAI stata così strepitosa: il Kent, il Lincolnshire, il Derbyshire sono stati ripresi con una forza e un amore inconsueti. Una specie di sottile vigore epico (sottolineato dalla bellissima sequenza sulle "scogliere") pervade completamente il film, rendendolo dal punto di vista visivo qualcosa di completamente nuovo e indimenticabile.

Scenografie puntuali, e costumi così precisi: l'orlo delle gonne, i nastri usurati, i bustini logori della famiglia Bennett valgono più di mille spiegazioni sulla loro condizione economica.

E la musica di Dario Marianelli (candidato all'Oscar) spezza il cuore. Giocato quasi esclusivamente su piano e ottoni, la soundtrack è evocativa ed intima allo stesso tempo. Mai ostentata, delicata ma pervasiva, è come miele per le orecchie. Davvero su un altro livello.

Alcune sequenze sono da antologia: il ballo, la presentazione di Darcy, Lizzie sull'altalena e il tempo che passa, e il devastante confronto tra i due orgogliosi "amanti" al tempio sulla collina sotto una pioggia scrosciante e catartica. Just Amazing.

Orgoglio e Pregiudizio dimostra che certi argomenti non esauriscono mai la loro forza. Dimostra che anche un iper-classico come quello della Austen possa sempre e comunque essere riletto nel passato, presente e futuro. 

Dimostra infine che non ne avremo mai abbastanza di Lizzie e Darcy, forse le uniche due sole stelle comete in questa vita di morte e illusione.

 

VOTO: B 

 



Ischia è spacciata




Non ce la può mai fare.
Potrebbe provare con la bocca, un ischitano alla volta, ma è difficile.
Provare a rianimare il mito di Ischia con "Laura del GF9" è un po' come provare a mettere in moto una Ferrari con
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ma Ferdi e Francesca stanno davvero ancora insieme?




Rispolveriamo la nostra Very Inutil Posta per rispondere a una fan di Ferdi e Francesca del Grande Fratello 9.

Gentile redazione di Very Inutil People,
predico che sono una grandissima fan di F&F del Gieffe 9 e vado subito al dunchue:
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Jungle Fever



Apocalypto
Innanzitutto una premessa: è impossibile scindere Apocalypto da Mel Gibson, come del resto è impossibile separare un film dal suo regista. L'uno è il figlio dell'altro. Quello che conta è non confondere "Mel Gibson essere umano", con il "Mel Gibson regista", e soprattutto non lasciare che l'opinione sul primo possa in qualche modo connotare anche il secondo. Perchè per quanto si possa odiare il Mel antisemita-neofascista, come regista è una delle voci con maggiore personalità all'interno del panorama cinematografico off-Hollywood. Tanto di cappello per un regista che investe i suoi soldi (questo film non voleva produrlo nessuno, Gibson ha pagato di tasca sua) in progetti così rischiosi e borderline, e soprattutto con idee davvero forti e pregnanti che riescono a reggere anche film non perfetti come questo Apocalypto. Ed è paradossale come Hollywood abbia deciso di condannare lo stesso uomo che fino all'era di Braveheart aveva invece portato agli allori: La passione di Cristo e Apocalypto sono un pò la vendetta di Mel.
 
Detto questo, il film di Gibson è lontano dall'essere un grande film, per un semplice motivo: non va oltre l'action movie. Gibson spreca l'opportunità di raccontare una grande metafora, di fare dei Maya un simbolo antico della decadenza della civiltà moderna. Poteva essere un grande affresco universale, ma purtroppo è solo un buon film d'azione. Ed incredibilmente tutta la "questione Maya" sembra passare in secondo piano, come fosse semplicemente uno sfondo tra i tanti da utilizzare a piacimento. Uscendo dal cinema non si ha la sensazione di aver conosciuto un mondo nuovo, una nuova realtà (al di là degli scopi didascalici del film: il cinema non deve insegnare nulla, a mio avviso), ma solo di aver assistito ad una storia che per puro accidente si ambientava in quel periodo, in quel contesto. Ad accrescere questa sensazione è il fatto che come pellicola è molto derivativa, e cinematograficamente parlando anche poco originale: oltre a Braveheart, il film non è nient'altro che una versione primitiva ed artisticamente sofisticata di Rambo: pura sopravvivenza da giungla. L'azione comunque è molto buona, alcune sequenze memorabili, ritmo serrato, e grandi momenti di cinema. Il film è strutturato in tre grandi sezioni: villaggio nella giungla - città Maya - fuga finale. Semplicistico il primo, meraviglioso il secondo, ridondante il terzo. Ma effettivamente una giungla così gritty e sporca non è mai stata filmata: notevole l'uso della luce e dei colori da parte del direttore della fotografia Dean Semler.
Quello che alla fine davvero conta (e che ricorderò) è che Apocalypto è una gioia per gli occhi. Visivamente è un miracolo, ogni inquadratura è come un sogno lucido, un'esplosione di luce, colore puro, estetico realismo. Le riprese nella giungla sono struggenti nella loro realtà: siamo lontani dalla perfezione primitiva e pura di The New World. La sezione ambientata nella grande città Maya è stupefacente, meravigliose scenografie e preziosissimo contributo del reparto costumi. Da segnalare l'abbondante e perfetto make up. Purtroppo anche in questo caso l'idea che ci troviamo di fronte ad un'occasione sprecata è molto forte: personalmente avrei voluto vedere e capire ed amare di più tutto il progetto, oltre il semplicismo di maniera con cui tutta la questione è trattata. Ottimi gli attori non professionisti.
 
Insomma, bello è bello, ma poi? E non credete ai giornalisti: c'è molta più violenza in una puntata qualsiasi di Buona Domenica che in questo film.
C+ 


ANGELS & DEMONS



IL DIAVOLO
VESTE PRADA
Il cinema è fondamentalmente un atto di magia.
Un esperimento ignoto, i cui risultati poggiano spesso su variabili che non si possono prevedere. Gli ingredienti rimangono segreti, e non esistono dei trucchi per fare funzionare il gioco. A volte i fallimenti sono brucianti, le delusioni cocenti. Ma quando il trucco ha successo, il potere del cinema amplifica ogni magia, diventa musica, diventa pozione.
Il Diavolo veste Prada è una delle magie più splendide che abbia visto quest'anno.
La cosa davvero straordinaria è come il film riesca a funzionare nonostante non metta in scena nulla di nuovo o incredibilmente ingegnoso: ma i suoi ingranaggi sono talmente oliati e godibili, che il film entra immediatamente in connessione con lo spettatore.
L'effetto collaterale di vedere tanti (troppi) film, è quello di subire una sorta di anestesia estetica: si guarda un film, ma mentre lo si guarda si pensa alla regia, al montaggio, alla fotografia, alle performance, perdendo il gusto dell'insieme, mancando la stessa magia che si andava cercando. Ecco, con IDVP questo effetto collaterale manca completamente, e per due ore i miei piedi, i miei occhi, le mie mani, il mio cuore erano altrove.
 
Il film è un'enorme caramella. Tutto, dagli interpreti, alle musiche, alla fotografia, ai vestiti, alle battute è fatto unicamente con lo scopo di creare molteplici orgasmi sensoriali. E' il tipico film che NON va visto da soli, e che anzi, è foriero di discussioni animate, urletti acutti, mani sventolanti, "voglio morire" che non si contano. E' un film divertente nel senso più ampio del termine, perchè trasmette e trasuda passione ad ogni fotogramma, ogni singola sequenza è uno scrigno di delirante piacere visivo.
 
Il voto finale non sarà A per alcuni motivi, o se volete, per un eccesso di zelo. La sceneggiatura, pur essendo veloce e pulita, è però meno brillante di quanto possa sembrare (ad esempio Mean Girls, un film acidamente analogo, è dotato di una struttura narrativa più solida e intelligente), e il ritmo indiavolato cede inevitabilmente il passo a circa 3/4 di film per poi sollevarsi stupendamente nell'ultima sequenza (ebbene sì..sono riuscito a piangere anche per questo film..). Nel mucchio dei difetti ci piazzo anche il doppiaggio di Stanley Tucci: il suo è un personaggio al limite della macchietta, e il doppiaggio, come sempre succede con questa tipologia di caratteri, è abominevole (ma questo è un difetto riflesso, non è colpa del film).
E con questo è tutto: il resto del film è vera divina poesia fashionista.
 
Meryl Streep è Dio, o Dio è Meryl Streep, scegliete voi. 
Tutto quello che avete sentito riguardo questa performance è pura verità. La sua Miranda Priestly è immediatamente ICONA: fin dalla sua epica entrata in scena (sequenza memorabile), questo personaggio diventa un simbolo, un archetipo. Ma la grandiosità dell'attrice (che se esiste la Giustizia, verrà nominata agli Oscar) sta nel dipingere un personaggio non bidimensionale, ma complesso, sfaccettato, crudo, malinconico e tirannicamente triste allo stesso tempo. Un personaggio, in poche parole, umano. Ed oltre al doppiaggio sublime di Maria Pia Di Meo (per quanto sublime possa essere il doppiaggio..), la recitazione geniale della Steep si concentra soprattutto sull'espressività incredibile del volto: da antologia i suoi sguardi assassini. Ed è da lei che arrivano le più grandi risate della pellicola. Un fenomeno. Ma se siamo tutti a conoscenza della straordinaria bravura della Streep, quello che mi ha piacevolmente sorpreso è stata la conferma di quanto sia brava Anne Hathaway. Più vedo I Segreti di Brokeback Mountain, più divento consapevole della grandiosità della sua performance. E rivederla in una rom-com come questa è stato un enorme piacere: luminosa, emozionale, vivissima. Una bellezza fuori dal comune e due occhi-calamita. Davvero sorprendente, una piccola Julia Roberts in crescita. Accanto a queste due primedonne, Emily Blunt è fenomenale: il suo ruolo, quello della prima assistente di Miranda, è tanto odioso quanto divertente, e lei è semplicemente perfetta.
 
Il ritmo indiavolato da commedia è sostenuto da una colonna sonora dance/pop con pezzi di Madonna (Jump e Vogue, ovviamente!), Alanis Morissette, U2, Kt Tunstall, Moby. Clichè, ma perfetta. Costumi formidabili, montaggio oliatissimo.
Il paradosso di questa pellicola è che è un trionfo pur non essendo un trionfo: non ha nulla di eccezionale, ma la somma dei suoi elementi è incredibilmente superiore alle parti. Un miracolo: diverte, commuove, sovra-eccita ogni senso, compiace, soddisfa, e lascia sazi.
Da vedere (e rivedere) rigorosamente in lingua originale.
 
 
VOTO: B+
 


IN CINEMAS EVERYWHERE



Titolo: RICORDATI IL PANE (tit.or. Remember the bread)
Regia: Filo
Interpreti: Filo (nel ruolo di Filo)
                Manuela (nel ruolo di madre di Filo)
Sinossi: Dialoghi mattutini di due persone che hanno perso qualsiasi contatto con la realtà. Tra vita, morte e suicidio, i confronti tra madre (Manuela) e figlio (Filo) in attesa di raggiungere il supermarket. Una storia agrodolce sulle strane forme che l'amore può assumere nel corso della nostra vita.
Durata: 15min.
Premi:  Leone di Legno alla 63° Mostra del Cinema di Venezia Sezione Orizzonti.
           Miglior Attore Protagonista per Filo ai Cusano Milanino Awards 2006.
           Miglior Attrice non protagonista per Manuela ai Teletopi 2006.
           Miglior Parcheggio in un Film Comico ai Quattroruote Awards 2006.
 
Dialoghi:
Manuela: "Sono contenta che abbiamo accompagnato la nonna a fare la spesa all'Euromercato..sai..mi fa sentire meno i sensi di colpa verso i miei genitori.."
Filo: "Ah beh..benvenuta nel mio mondo.."
M: "Poi figurati..io ho i sensi di colpa anche verso di te.."
F: "E io verso di te e mio padre.."
M: "E io ho i sensi di colpa perchè so che tu hai i sensi di colpa.."
F: "Ma i miei sensi di colpa sono anche mischiati ad un odio represso che suppongo presto sfocerà in un matricidio.."
M: "..perchè solo MATRI..? tuo padre no?!"
F: "..mhm..no..tanto mio padre si suiciderà presto.."
M: "AHAHAHAHA! ok..basta che non sia una cosa dolorosa.."
F: "Non lo so mamma..non so ancora come ti ucciderò..!! e poi non lo so..insomma..non voglio andare in carcere per te.."
M: "Bellano! L'orrido di Bellano! Mi butti giù nel precipizio!!"
F: "Si..ok..ma così non c'è gusto!"
M: "Allora facciamo così: tu mi dici che mi vuoi uccidere, così io mi uccido da sola e poi tu inizi ad infierire con il coltello!"
F: "..Mamma...."
M: "Che palle.."
..Filo parcheggia la macchina..
F: "Mamma, io devo passare dalla banca. Tu, ricordati il pane."
 
Hanno detto:
"L'interpretazione di Filo è incredibile..vera, drammatica, ma anche incredibilmente ironica. Da Oscar" - Anna Praderio
"Il film soffre di un certo autocompiacimento, e la scena del parcheggio è stata sopravvalutata. Notevole Manuela" - Platinette
"Oltre Pulp Fiction. Oltre American Beauty. Un ritratto vero e crudo." - La Settimana Enigmistica
"Un capolavoro. Il cinema italiano cambia volto" - Iva Zanicchi
"Semplicemente orrendo. Falso, ipocrita, ruffiano. Immaturo" - Ned Flanders
 
L'autore non declina alcuna responsabilità in quanto
eventi e persone sono assolutamente veri ed accaduti stamattina.

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Buon Weekend.



Senza fine



L'albero della vita - The Fountain
L'albero della vita di Darren Aronofski è probabilmente una della più ostiche, coraggiose, sconvolgenti, impenetrabili, atipiche, colossali esperienze cinematografiche che io abbia mai avuto. Oltre il bene e oltre il male, al di là di ogni classica definizione del genere e della forma, The Fountain è lontano mille miglia da ogni classificazione, etichetta, categoria: destabilizza, percuote, divide. Uno di quei film che non si possono spiegare, la cui recensione non è solo una negazione stessa della sua potenza, ma è effettivamente inavvicinabile al cuore pulsante di una pellicola tanto gelida e siderale, quanto bruciante e passionale. Non si può rimanere indifferenti: o lo detesterete e abbandonerete la sala dopo mezzora di programmazione (il cinema s'è quasi svuotato durante la proiezione), o verrete scossi dal brivido più elettrico che possiate immaginare. 
Non esiste una trama, o meglio, la storia è La Storia. Ragazzi, vi assicuro, è qualcosa di inspiegabile, e che giustamente non può essere raccontato, perchè le parole imprigionano la forza delle immagini e delle idee. Ci sono i conquistadores spagnoli, viaggi astrali, dottori che cercano la cura del cancro, bolle spaziali, i Maya, laboratori, regine, promesse d'amore, nebulose che esplodono, lo yoga. Non c'è una struttura classica del racconto, proprio perchè non esiste un vero racconto: il filo rosso della ricerca della Vita Eterna è solo un pretesto per mettere in campo i Massimi Sistemi. E non mi meraviglio che Darren Aronofski (il geniale regista di Pi Greco, e soprattutto di uno dei più grandi capolavori degli ultimi 10 anni Requiem for a dream) abbia impiegato 6 anni per trovare i fondi e realizzare questo sforzo artistico: ogni volta che entrano in campo le Idee c'è sempre paura. E il regista, in questo caso soprattutto, è il vero responsabile dell'intero impianto: una regia barocca, difficile, altissima, piena di coraggio e convinzione e voglia di prendersi rischi, anche di sbagliare.
Il contributo più grande che da potere e forza evocativa al film è sicuramente tutto l'apparato tecnico. La fotografia di Matthew Libatique è centrale in questo: numerosissimi primi piani che passano repentinamente al vuoto infinito del cosmo, rimandi letterari, coincidenze interne, incastri inseriti da immagine ad immagine, colori caldi e morti, gelidi e brucianti, con intere sequenze di una forza assordante. Ogni singolo pixel brilla di luce e significato. Ma quello che contribuisce più di ogni altra cosa a fare di questo film un'Opera d'Arte è la colonna sonora, devastante, di Clint Mansell. Se la partitura musicale di Requiem for a Dream è ormai un classico della cinematografia di ogni tempo, questo nuovo score si affiancherà ben presto al precedente: Clint Mansell è geniale e senza tempo.
Fondamentale Hugh Jackman: questo film è anche opera sua. Incantevole. Se Rachel Weisz non
mi convince pienamente, e a tratti sembra poco ispirata, Hugh Jackman da una prova stellare di quanto sia pieno di talento. L'attore australiano interpreta tre personaggi, che sono tre ma anche uno solo -vi ricorda qualcosa uno e trino?-, che sono tre proiezioni di una sola persona che è L'Essere Umano archetipico. Assolutamente perfetto, mai una sbavatura, mai un'esagerazione, niente melodramma. Fantastico.
 
L'albero della vita non è un film facile. Nel senso che non è un film con una struttura classica e aristotelica, è poco accessibile. E' come un dipinto, un saggio di filosofia, è metafisica in movimento, è installazione d'arte, è immagine e suono, uno di quei film che non riesci a consigliare ad amici o che non lo fai facilmente..ma che tieni per te, in silenzio. Ma è un'esperienza che non va evitata, perchè una delle rare pellicole che mettono in moto cervello, cuore, sensi e che fanno vibrare l'anima. O forse ha solo toccato le mie corde giuste, questo non lo so dire. Ma è un'esperienza unica, che va vista al cinema. Un film talmente rarefatto e puro e colmo di luce che anche quando inciampa -perchè non è perfetto, attenzione- riesce comunque a comunicare. E io davanti ad un film che è in grado, con queste idee, con questa forza, di parlarmi di vita e morte, di eterno e di tutto e di sempre e di mai e di ora, io mi levo il cappello.
Dategli almeno una possibilità: dove altro potrete vedere uomini che si trasformano in stelle comete, esplosioni siderali, fiori che nascono da corpi umani..dove altro potrete vedere La Vita? Avete mai visto La Vita?
 
A-


Thursday, July 30, 2009

HUNG UP.



Eh si..cosa si fa pur di non studiare..
Ero indeciso tra il lavare le tende della mia camera e questo post.. Se avessi un cane l'avrei svermato a mani nude pur di non aprire libri..
In ogni caso da grande estimatore di tutte le premiazioni cinemusictelevisive non posso non parlare degli Mtv Europe Music Awards di domani sera..!
Ok..ho scritto che odio Mtv..ma come posso esimermi da una tale glitterata celebrazione delle più grandi celebrity di noi ggggiovani d'oggi? Imprescindibile.
 
Ovviamente ho votato sul sito di MTV e queste sono le mie scelte:
 
BEST ALBUM:
mio voto:   "Love.Angel.Music.Baby"   Gwen Stefani  
ma vincerà:   "X&Y"   Coldplay  (l'album più noioso della storia dopo quelli dei Pooh)
 
BEST HIP HOP: 
mio voto:   Kanye West  (il più grande oggi)
ma vincerà:   Snoop Dogg   (il che mi va bene lo stesso)
 
BEST GROUP:
mio voto:   Gorillaz  (grandiosi e sperimentali)
ma vincerà:   Green Day  (insopportabili)
 
BEST RnB:
mio voto:    John Legend  (mi piange il cuore a tradire Alicia..ma John è un genio)
ma vincerà:     Usher o Mariah
 
BEST MALE:
mio voto:   Snoop Dogg  (lo meriterebbe perchè è il suo anno)
ma vincerà:  Robbie Williams  (lo adoro ma che lasci spazio ad altri!)
 
BEST NEW ACT:
mio voto:  James Blunt
ma vincerà:  James Blunt ha buone possibilità, ma temo qualche pirla tipo Akon o Daniel Powter
 
BEST POP:
mio voto:  The Black Eyed Peas
ma vincerà:  la più difficile da prevedere..Gwen, i BEP, Robbie..tutti potrebbero..
 
BEST SONG:
mio voto:  "You're Beautiful"  James Blunt
ma vincerà:  "Speed of Sound" Coldplay   (che palle)
 
BEST ROCK:
mio voto:  Franz Ferdinand  (grandiosi li adoro!!)
ma vincerà:   Green Day o Coldplay (O_O)
 
BEST ALTERNATIVE:   (complimenti per la categoria sensatissima..alternative DE CHE??)
mio voto: the one and only Beck
ma vincerà:   Beck se esiste un Dio
 
BEST FEMALE:
mio voto:  Gwen Stefani (è il suo anno, c'è poco da fare)
ma vincerà:   Gwen Stefani se c'è giustizia al mondo
 
E poi ci sarà lei...

No..non lei..

Ma lei..

Il che..è quasi la stessa cosa per me..

Go Maddy Go!

 


ANDATA E RITORNO



Milano è fatta così.
Rimane identica a se stessa per settimane, mesi, anni..
Poi la abbandoni per un pò, stai qualche tempo lontano da lei, e quando torni ti sorprende con fare stizzito senza nemmeno avvertirti.
Oggi salgo sul tram 64 per andare in università, faccio per timbrare il biglietto, e mi accorgo che l'obliteratrice è completamente diversa. Dove cazzo devo mettere il biglietto? Non c'è fessura, non c'è nessuna freccia. Eppure fino ad un mese fa erano le solite stupidissime macchinette.. Poi mi accorgo. Adesso è sufficiente passare il codice a barre dell'abbonamento. "wow" penso.. E per noi, poveri sfigati che comprano ancora i biglietti? beh certo, una macchinetta old style ce l'hanno lasciata. E' laggiù..in fondo al tram..Fantastico.
Poi mi siedo sulla seggiola, mi guardo un pò intorno e...da quando vanno di moda i bermudoni da donna, stile golfista-radical-chic-scozzese-tartan-cargo in inverno?!? cacchio..sto lontano da te, Milano, per due-mesi-due, e quando torno c'è già una nuova moda stra-abusata per le tue strade?! Oh Marrana.
Già non ti sopportavo più e mi sono tornati in mente i motivi per cui ti ho lasciato.
Poi dovevo fare l'esame, ero irritato nonchè irritante. Non ti sopportavo davvero.
 
Ma al ritorno mi sono di nuovo innamorato di te.
Liberato dall'ansia da esame, fresco di voto appena registrato, salgo di nuovo sul tram con spirito completamente diverso.
E guardandoti un pò più a fondo, ho scoperto perchè non posso fare a meno di te.
Milano è così. E' una città dura, sofferente, crudelissima, inaspettatamente silenziosa. Gelida d'inverno, torrida d'estate, Milano è tutt'altro che una città ospitale. Ti abbaglia, e poi ti ferisce a morte. A Milano, sei sempre da solo.
Milano è una città che sta lentamente morendo, è malinconica e tristissima, e proprio per questo è così meravigliosa e sorprendentemente bella. E' davvero bellissima, con le sue chiese color mattone ingabbiate tra palazzi di vetro, quei parchi piccoli e recintati..e poi la gente. Milano è davvero la terra di tutti e di nessuno.
Io mi perdo nell'osservare le persone. Mi perdo negli occhi degli sconosciuti, nel sorriso della ragazzina mentre legge il suo sms, nel cesto della spesa della signora in pelliccia, negli occhi chiusi ed increspati dal tempo di quel vecchio che si è addormentato là in fondo. E poi i volti.. la gente è bellissima... Il tram era strapieno al ritorno, il sole stava tramontando, le finestre diventavano piccoli fari accesi. C'è quel signore che parla da solo, con una protesi al posto della mano sinistra, sta parlando della prima guerra mondiale, ma non riesco a distinguere le parole.. poi c'è la vecchia impellicciata di cui sopra..si vede che è benestante, la pelliccia non è rovinata, è lucida e trattata con cura.. poi ci sono i ragazzini coreani che a 9 anni vestono già come Snoop Dogg, mi fanno sorridere per la loro energia e la loro rabbia un pò finta ed esibita..poi c'è una colf filippina, si sta addormentando, sta tornando a casa probabilmente, o forse è uscita per fare la spesa..chissà se è mai stata felice nella sua vita..poi c'è una che ha fatto l'esame con me, mi pare si chiami Sara..è seduta qualche fila più avanti, e sta mangiando una brioche confezionata, forse un buondì..mangia con voracità, non con fame..si guarda intorno, non mi ha visto, o forse non mi ha riconosciuto.. poi torno a guardare fuori dal finestrino..ormai le vetrine sono tutte illuminate..è davvero splendido..in una stireria (non pensavo ne esistessero ancora!) una signora sta stirando direttamente in vetrina..lì invece un ragazzo porta a spasso i suoi due cani..o magari non sono suoi..chissà..
 
Il mondo è così pieno di vita e di una storia in divenire, che spesso mi commuove il pensiero di farne davvero parte, e anche solo lo sfiorare la mano di uno sconosciuto, o incrociare gli occhi di una persona che non ho mai visto e mai più rivedrò, mi fa sentire davvero parte di un tutto.
Milano è fatta così.

PS: l'esame è andato bene..Grazie a tutti gli "in bocca al lupo" !!



Calendario Campari 2010




Per il prossimo anno la protagonista dei dodici mesi sarà Olga Kurylenko: niente nudo esplicito ma scatti sensuali e raffinati che danno risalto alla location e allo sguardo dell'attrice ucraina. Fotogallery

Campagna adv Gucci A-I 2009: glam rock



L’abbiamo visto ieri indosso a Sienna Miller uno dei completi Gucci per il prossimo autunno inverno. La Miller non ha fatto altro che trasporre su un red carpet il mood della nuova campagna pubblicitaria del marchio fiorentino della quale vi proponiamo le prime tre bellissime e grintosissime immagini:nella prima vediamo la modella Anja Rubik con [...]

Adriana Volpe nuda, per il marito



adrianavolpe.jpg
La showgirl Adriana Volpe, innamoratissima del marito, Roberto Parli, ha detto: “Roberto per il primo anniversario del nostro matrimonio mi ha fatto un regalone! Ma non dirò che cos’è, voglio che resti una sorpresa”. In vacanza gli ha dedicato uno strip,…

LA 9na DI BEETHOVEN



- Jake Gyllenhaal esce dal mercato
Eh già, prima o poi doveva succedere. Jakey Poo ha superato tutta la vicenda Kirsten (e anche la vicenda Austin Nichols, suo presunto amante segreto..ma questa è un'altra storia), e s'è fidanzato con una certa Gretchen Bleiler, snowboarder olimpionica from Toledo, Ohio. La coppia sembra faccia davvero sul serio, tant'è che lei si sta trasferendo dal Colorado (dove si allena) a Los Angeles, per stargli più vicina. Ok, quanto le diamo prima di preoccuparci seriamente? Secondo me un paio di mesi e questa donniciola dalle assurde pretese si toglierà dalle palle.
JakeGretch.jpg
La news è qui.
 
- From J.Lo to Grey Lo
Jennifer Lopez, all'alba dei 37 anni, è stata fotografata con una ricrescita di un centimetro di capelli quasi completamente grigi. Beh come commentare..il tempo purtroppo passa per tutti. Anche se la notizia mi appare alquanto sospetta. Com'è possibile che una donna che assume nel suo staff un turgidacapezzoli e un valletto addetto a sfilarle i cappotti, si possa lasciar scappare questo dettaglio?? Ma..il mistero rimane, anche se comunque di fianco a Marc Anthony Grey Lo sembra sempre una Dea. Quell'uomo mi fa senso.
Tutte le foto in cui potete spulciare i capelli di J.Lo le trovate qui
 
- Oops, she did it again!
Britney c'è ricascata. La conferma è arrivata al David Letterman Show di due giorni fa. L'ex principessa del pop è di nuovo incinta. Quando Kevin smetterà di spargere il suo seme a destra e a manca potrò finalmente festeggiare. La ragazza ha affermato di non aver intenzione di abbandonare la sua carriera musicale, ma la cosa è tanto credibile quanto la carriera politica di Flavia Vento. Quindi tutti insieme, un minuto di silenzio per commemorare una Diva Caduta. Bye Bye Brit..
Tutte le foto e la telecronaca dell'annuncio le trovate qui!
Ma non ho ancor aperso le speranze..stando a TGCOM.IT quella picciona di Britney vorrebbe tornar single..Ah Bella!!! CHIUDITI LE TUBE ALLORA!! La notizia del tutto inattendibile è questa.
 
- TomKat strikes back
Due succulente news. Da una parte Tommy Boy vuole che Katie dimagrisca ad una velocità aliena, e la sta facendo sgobbare non solo sugli attrezzi da palestra, ma la sta anche portando in giro per i vari eventi promozionali del suo M:I:III. La poveretta si sta trasformando nella versione femminile di Marc Anthony..
E' notizia di ieri che Scientology, un pò come fece la Chiesa Cattolica con The Passion di Mel Gibson, sta comprando interi pacchetti di biglietti dell'ultima fatica di Mr. Cruise, in quanto gli incassi del film si stanno rivelando decisamente al di sotto delle aspettative..
Che Tom non fosse un watusso già si sapeva, ma che avesse bisogno di dissimulare 10cm di tacco è davvero troppo. La notizia in tutto il suo trashume la torvate qui.
 
- Namibia mon amour
I Brangelina, dopo le  (bellissime) foto scattate in esclusiva per Vanity Fair in Namibia, hanno deciso di continuare, con discreta eleganza, la tradizione propria delle celebrities di dare nomi imbarazzanti ai porpri figli. E così il Brangelino Baby si chiamerà Africa, almeno stando alle prime indiscrezioni non ufficiali.
Se anche voi volete partecipare ad un forum impazzito dove orde di fan discutono sul nome del bimbo (che sarà espulso da Angie tra qualche settimana) cliccate qui.
Parlando sempre di Dad Pitt bisogna segnalare una piccola nube all'orizzonte. L'attore non ha infatti ancora firmato per Ocean's 13, e voci di corridoio vogliono che Mr.Pitt non parteciperà al terzo episodio del franchise. Se già non avevo intenzione di andarlo a vedere, questa notizia mi fa completamente desistere da ogni entusiasmo.
 
- The cutest couple EVER
Io già li amo. Ma questa notizia davvero mi induce un tasso di glucosio da coma diabetico. Rachel McAdams e Ryan Gosling, canadesi, hanno manifestato per le strade di Los Angeles per l'annuale "Day without Immigrants", associazione che si batte contro le leggi pseudo razziali di Bush e la discriminazione nei confronti di tutti gli immigrati negli States. Vederli così, in bermudoni, infradito, sguardo severo, lui davanti a lei di un passo, insieme ad una massa informe di gente comune ispanica, italiana, afroamericana, asiatica..questo mi fa venire gli occhioni a cuore e tutti insieme sospiriamo..."oooohhhhhhhhhh".
Holy Gosh..i LOVE'em!
 
- Natalie Portman dice no alle extension
E' ormai un anno (aveva debuttato così a Cannes dell'anno scorso), che Miss Portman porta i capelli corti. Anzi, non semplicemente corti, ma corti come li portavo io in 3° elementare. A ben guardare, se volete avere un'idea di com'ero io in 3° elementare guardatevi una foto di Natalie Portman adesso. La cosa inquietante è che rimane una bellissima e attraente ragazza, anche con un taglio che la fa somigliare a Filo in 3° elementare.
Le foto tratte dalla lavorazione di "Mr.Magorium Wonder Emporium" le trovate qui.
 
- Il lavoretto di Ashlee
Chi l'avrebbe mai detto anche solo un anno fa, che Ashlee Simpson si sarebbe trasformata in quella più sexy e cool tra le due sorelle?? Mentre Jessica dopo il divorzio s'è distrutta nell'auto-commiserazione, e in relazioni più o meno idiote (vedi quella con Adam Levine dei Maroon5), Ashlee c'ha dato dentro con palestra, lezioni di canto, personal stylist e ora anche chirurgo plastico. Finalmente s'è liberata di quella gobbettina sul naso e ora è ancora più bella. Go Ashlee, you rock!
Tutte le foto del nuovo naso di Ashlee Simpson le trovate qui.


Speciale costumi: le proposte di Lovable e Fila Swimwear



Costumi da bagno La nostra rubrica incentrata sulla moda in spiaggia e  sui costumi da bagno più di tendenza questa estate prosegue il suo viaggio nei marchi più interessanti.

Questa è la volta di Lovable e Fila, che ci presentano ciascuno tre tipi di collezioni differenti.

Per Lovable abbiamo le collezioni Young, Glam e Shape: costumi per le donne giovani, per le donne eleganti e per le formose. Le tre linee Fila, invece, sono dedicate alle donne sportive.

La linea Young di Lovable è adattissima alle ragazze giovani che amano il colore e la vivacità: le tinte proposte sono tutte molto accese, con decorazioni fantasia e con motivi astratti.

La collezione Glam è quella più elegante e sofisticata, dove i colori hanno toni meno inensi ma seguono una linea estetica sempre al passo con le tendenze del momento. Infine la linea Shape è adatta alle forme generose, con costumi che modellano e sostengono strategicamente le parti del corpo.

Per quanto riguarda il brand Fila troviamo le collezioni Fashion & Fun, Sporty Look e Pool, le quali sono decisamente improntate verso il mondo dello sport, sia in spiaggia che in piscina.

La linea Fashion & Fun è quella più sgargiante e carica di decorazioni fantasia, Sporty Look è invece una linea che veste comoda ed è perfetta per chi ama il beach volley.

Infine c’è la collezione Pool, dove vengono proposte due varianti di costumi olimpionici molto accattivanti e con una linea di tendenza, da sfoggiare anche durante gli allenamenti in piscina.

Come di consueto, non può mancare una ricca galleria che vi mostra due proposte di costumi da bagno per ogni collezione di cui vi abbiamo parlato. Fateci sapere se questi costumi vi sono piaciuti, buona estate e alla prossima settimana!



Le sbufalate che leggo nella blogosfera : giornalisti e giornalai



Le cose che “leggo” nella “blogosfera” a volte mi lasciano perplesso, senza parola, direi senza fiato.Che un tabloid nostrano riprenda una nostra notizia, salvo poi, il giorno successivo, urlare che è una bufala (dimenticando che così ha smentito se stesso, o quantomeno dimostrato che …in rete si copia!) , ci può anche star bene. Un [...]

Wednesday, July 29, 2009

Attrice non protagonista



Inizia la Oscar Week!
Come l'anno scorso, anche quest'anno dedicherò ogni giorno ad una diversa categoria maggiore con previsioni, prospettive ed eventuali shock!! Quindi per questi giorni abbandonerò il mio solito concentrato di cazzate, perdonatemi!
 
Iniziamo con MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Le nomination sono:
Adriana Barraza - Babel
Abigail Breslin - Little Miss Sunshine
Cate Blanchett - Diario di uno scandalo
Jennifer Hudson - Dreamgirls
Rinko Kikuchi - Babel
Image Hosted by ImageShack.usI giochi sono praticamente fatti. Jennifer Hudson ha vinto qualsiasi cosa, dal Golden Globe al premio del sindacato degli attori (SAG Award), e le probabilità di una sua vittoria sono altissime, per non dire certe. Anche perchè, all'interno della sua categoria non ha praticamente concorrenza: la Barraza e la Kikuchi si annullano a vicenda (due attori nominati per lo stesso film non fanno altro che dividersi i voti, disperdendo i favori di chi ha amato il loro film), Cate Blanchett ha vinto questo premio due anni fa per un film di gran lunga più importante (The Aviator), mentre la piccola Abigail Breslin, per quanto adorabile, ha poche possibilità (nonostante i clamorosi precedenti di Anna Paquin e Tatum O'Neal, entrambe premiate a 8 anni). Quindi Jennifer Hudson ha la statuetta già in mano. L'unico punto di domanda che potrebbe ipoteticamente far vacillare la sua vittoria è il fatto che è una debuttante, per di più proveniente da un mondo snobbato e pubblicamente osteggiato come quello del reality show. Non dobbiamo dimenticare che la Hudson è uscita da American idol di due anni fa, e questo non è un dettaglio da poco: dobbiamo tenere conto che gli Oscar vengono assegnati dagli attori stessi che hanno vinto questo premio negli anni scorsi..Tramite una scheda, votano l'attore vincitore: e io stesso sinceramente se fossi un attore non voterei una prima arrivata, ma piuttosto una professionista che fa questo lavoro di mestiere. Jennifer Hudson è una cantante, e quasi sicuramente tornerà alla musica dopo questa esperienza: non è un'attrice. Anche perchè la sua performance è una delle più sopravvalutate dell'anno, personalmente trovo abbastanza scandaloso vederla nella cinquina. Un altro punto non a favore della Hudson è che il suo film Dreamgirls non è entrato nella cinquina di Miglior Film: l'Academy ha dimostrato di non aver amato molto questo musical (nonostante le 8 candidature). Quindi escludendo la Blanchett e la Kikuchi (debuttante per di più giapponese..), le uniche speranze di debellare l'uragano Hudson sono affidate alla Breslin e alla Barraza: la prima recita praticamente nel film-caso del 2006, nel ruolo che da il titolo al film stesso, mentre la seconda fa la tipica performance (sofferta, dolorosa, cruda) che l?Academy ha sempre apprezzato. Ma non contateci troppo, la Hudson si porterà a casa questo premio. 
 
VINCERA': Jennifer Hudson
IO TIFO: Rinko Kikuchi
POTREBBE SHOCKARE: Abigail Breslin
MERITAVA LA NOMINATION: Emily Blunt - Il Diavolo veste Prada
 
A domani con Miglior Attore Non Protagonista.


Atomic kitten



Potere alle gatte morte.
Ho sempre amato il genere..
Ho seguito The OC solo per una stagione, ma fin dall'inizio ho decisamente preferito la dramaqueen Marissa alla pur sempre adorabile Summer. Come ho sempre preferito Ryan a Seth, del resto. Si, per carità, l'ironia, il sarcasmo e l'essere alla mano è una cosa bella e giusta.. ma per far davvero breccia nel mio cuoricino è necessario strafare, è necessario avere una cotonatura anni '80, un tacco rotto, urlare improperi sotto la pioggia fumando una sigaretta bagnata, e le unghie finte laccate rosso sangue lunghe tipo 10cm.. cioè capito il genere. Il fatto è che alcune persone nascono con la tragedia nel sangue, e Marissa Cooper è la regina indiscussa di ogni tragedia. E' la versione teen di Brooke Logan, fondamentalmente. Un idolo, una maestra di vita. Se non mi piange in ogni puntata, se non mi fa colare il mascara, se non cade in una piscina rischiando la morte e non si alcolizza a dovere, non è lei. Adoro. E siccome nel mio magico mondo gli attori sono i personaggi che interpretano, Mischa Barton ha un posto speciale nel mio cuore.
Ora non so perchè sto affrontando un post OC-related, dato che fondamentalmente non conosco nulla di questo aborto catodico.
Il fatto è che su Elle di giugno (ora sì che parlo con cognizione di causa) esce questo splendido photoshoot di Mischa Barton.Image Hosted by ImageShack.us
Che io amo. Cioè, proprio come attrice intendo.
Sì, ok, secondo me anche Jessica Alba e Jennifer Lopez sono attrici da Oscar, quindi non faccio molto testo.
Ok, non faccio testo, ma faccio outing a questo punto.
Io amo Jessica Alba e JLo.
E non sopporto tutta questa cattiveria diffamatoria che le circonda. Anche perchè secondo me essere bellissime è già un talento incredibile che va premiato. Cioè, essere perfette in ogni inquadratura, avere la piega impeccabile anche se sei inseguita da un tirannosauro e la manicure fresca anche se fai la deportata di Auschwitz è tipo un dovere morale di ogni attrice. Che poi infatti io non capisco tutta sta moda di imbruttirsi e di diventare mega robbose solo per essere considerate delle vere attrici.
Cioè, Charlize Theron parlo a te: secondo me saresti stata credibilissima come serial killer anche con un fondotinta decente e un velo di gloss all'amarena..pensaci su!


Guarda i gol più belli di Samuel Eto'o




Il nuovo centravanti dell'Inter ha segnato oltre 200 gol in carriera e molti di essi hanno fatto la storia recente del calcio. Guarda subito questa ricca collezione di video con i gol più belli di Eto'o

Anna Friel senza veli su Vanity Fair




Questa attrice americana, poco conosciuta in Italia, vanta un piccolo record nella storia della televisione a stelle strisce: quale? Scoprilo con noi e guarda la nostra fotogallery

THE LONGEST MOVIE EVA'



I Pirati dei Caraibi 2
LA MALEDIZIONE DEL FORZIERE FANTASMA
Ancora una volta mi ritrovo a fare lo stesso, noioso discorso.
Il problema è lì, chiaro e lampante come meglio non si potrebbe. La smania (tutta americana) di infarcire qualsivoglia pellicola con il maggior numero di stronzate immaginabile sta davvero mietendo vittime in ogni dove. E purtroppo queso Pirates 2 non si sottrae al trend. Perchè effettivamente, se preso a piccole dosi, il sequel in questione sarebbe anche godibile: scene d'azione tutto sommato ok (ma niente di eclatante), sketch più o meno divertenti (ma niente di irresistibile), personaggi piuttosto interessanti (ma nulla di veramente memorabile), insomma normale amministrazione da blockbuster di qualità. Ma purtroppo questo non è un film "a piccole dosi": è stracolmo, barocco, vomitosamente infarcito di dettagli che non approfondiscono il racconto, ma lo "allargano" in maniera indecente.
Ed ecco che la narrazione inevitabilmente si appiattisce, si dilata come un palloncino pieno di elio fino a quando, ad un certo punto, scoppia.
Il film entra in cortocircuito, si avvita su se stesso e sbanda clamorosamente.
Ma soprattutto, si allunga all'inverosimile, e diventa lungo....lungo......lunghissimo...estenuante. Troppi finali senza un vero finale (you know, a marzo esce Pirates of the Caribbean 3: At the end of the world..), personaggi che si incalzano l'uno con l'altro, plot che si incastrano senza una vera ragione. Come direi io che sono persona fine: vien fuori "un troiaio". Troppo di tutto, insomma, che procura nello spettatore un senso di nausea da pienezza post pranzo domenicale, con traveggole e giramenti di testa (oltre che di maroni).
Probabilmente il montatore in sala di montaggio s'era fatto un'endovena di ammoniaca che l'ha paralizzato: io avrei tagliato minimo (minimo!!) 40 minuti di film del tutto accessori, e soprattutto avrei tranciato di netto la vita ad almeno una manciata di personaggi, che non fanno altro che complicare una vicenda già di per sè intricatissima (detto tra me e voi, il 30% del film non l'ho capito, ma io non faccio testo dato che ancora oggi non ho mai capito Mission Impossible).
 
In ogni caso, di per sè il film non è brutto, almeno non in termini estetici. Le scenografie sono meravigliose (a volte sembra di stare a Gardaland però), e la fotografia di Darius Wolsky, cristallina e "luminosa" anche nelle sequenze più dark, rende perfettamente il tono "giocoso" e picaresco del film. Gli attori invece sono un altro punto dolente della pellicola: Johnny Depp sembra meno convinto rispetto al film precedente (anche se nelle interviste afferma il contrario), e il suo Jack Sparrow, che rimane comunque una vera icona del cinema moderno, a mio avviso si sta lentamente trasformando nella caricatura di se stesso. Keira Knightley mi piace, e in questo film fa effettivamente quello che è chiamata a fare, niente di più niente di meno. Apriamo ora tutti insieme il capitolo Orlando Bloom. Qui mi dolgo. Quest'uomo non sa recitare. Cioè, io l'ho amato, ma amato tipo da passione adolescenziale nel ruolo di Legolas. Poi basta, ho tolto le fette di prosciutto dagli occhi (per vostra informazione, le ho mangiate) e ho capito che non solo è una capra, ma è anche brutto. L'ho detta. Orlando Bloom è brutto. E non sa recitare. In questo film mi ha messo addosso tanta voglia di farla finita con la mia vita. Il resto del cast è interessante. Bill Nighy (Love Actually) fa un villain coi fiocchi: Davy Jones è abbastanza indimenticabile con i suoi tentacoloni e il suo cuore tenero e sofferente. Ma ad aver conquistato il mio cuore è la splendida Naomie Harris (28 Giorni Dopo) nel ruolo della stregona Dalma: questa ragazza non solo sa recitare, ma spacca il culo a tutti quando è in scena.
 
La sceneggatura è, come detto sopra, troppo complessa, troppo artificiosa, troppo superficiale (e non è un controsenso rispetto a complessa!). E non perchè sono stupido (cioè, non solo), ma perchè mette troppa carne al fuoco senza preoccuparsi minimamente di raccontare bene i fatti. Ok, non pretendo una mini Bibbia su ogni evento, però santi numi, un pò di rispetto per lo spettatore, non siamo mica dei pigottini pronti ad ingollare chili di informazioni come fossero marshmallows!
Gore Verbinsky è un regista piuttosto privo di personalità, anche se efficace, e qui dimostra proprio questo: niente di nuovo o di esaltante, ma tutto condotto con destrezza.
Rimane ancora inspiegabile il successo clamoroso di questo film: il primo episodio era decisamente migliore, e la novità dell'argomento "pirata" giustificavano il suo enorme favore popolare. Ma questo sequel sta battendo ogni record d'incasso..e io mi chiedo.. PERCHE!?? Probabilmente ci stiamo abituando a prodotti mediocri. E mediocre, incredibilmente mediocre, questo film lo è.
 
Insomma, un'opera sostanzialmente inutile, sovraccarica di elementi che vengono vomitati sullo spettatore con la tipica nonchalance dell'americano grossolano. Proprio quello che non ti aspetteresti da un film del genere. Certo, l'ironia e il divertimento ci sono sempre, ma non bastano a salvare una pellicola minata proprio al suo interno. Nasce e muore con la superficialità di chi non ha molta voglia di raccontare una storia, ed effettivamente quello che rimane allo spettatore è solo un forte senso di vuoto penumatico. E poi, cazzo, basta con questi film che durano 3 ore!! Sono intollerabili! Apro ufficialmente la campagna: RIVOGLIAMO I FILM CHE DURANO 90 MINUTI!! More news to come.
 
VOTO: D+
 


Bella bella bella..bella m***a.



I Fantastici 4 e Silver Surfer
Io sono stupido.
No, perchè lo sapevo.
Sapevo che sarei andato incontro ad una cagata colossale (i tempi verbali potrebbero non essere del tutto corretti ndr). Eppure, come ogni infante che si rispetti, ho sbrodolato pur di vedere questo film, tipo pestando i piedi a pugni chiusi piagnucolando e saltellando poi come un coniglio quando me l'hanno accordato. Io non mi capisco, non so perchè sono così idiota, non sono nemmeno biondo. Sarà la genetica, boh. Il primo film è stato orrendo, e all'epoca mi sono ripromesso di non cedere mai più alle lusinghe di un trailer ingannevole. Eppure, mi bastano il THX, qualche effettaccio digitale, Chris Evans e Jessica Alba per farmi andare in botta. E' un pò come quando vai al ristorante cinese: tu sai che quando uscirai dal ristorante ti maledirai per non essertene stato a casa a mangiare un piatto di spaghetti al pomodoro.. e ti giuri, solennemente giuri, che MAI PIU' ingoierai di nuovo quelle schifezze. Poi passano 12 ore, e saresti di nuovo pronto ad ingollare una quantità di ravioli al vapore da sfamare Bejing e provincia. E' così, Filo non imparerà mai dai suoi errori.
Tornando all'oggetto del post, il film è davvero orribile. Ma orrido proprio. Certo, non che io mi aspettassi di vedere Michelangelo Antonioni, cioè, ero preparato psicologicamente alla vaccata. Ma non di queste proporzioni. Il fatto è che io amo i film blockbuster, quelli che ti ammaliano, che ti bombardano di suoni, immagini e stimoli visivi da farti venire l'epilessia e la schiuma alla bocca dopo tre minuti di proiezione. Non ho certo un approccio snob al film, e anzi, non trovo ci sia alcuna differenza di valore tra uno Spiderman e un film indipendente. Se è bello, rimane bello in ogni caso.
Ma FF: The rise of the Silver Surfer mette seriamente alla prova lo spettatore. Anche dal punto di vista spettacolare, che è l'unico che mi interessava davvero, il film manca di qualsiasi qualità. Gli effetti speciali sono osceni, soprattutto lasciano allibiti quelli che riguardano Mr.Fantastic (che ha però il miglior nome da supereroe ever): secondo me l'hanno fatto con un Amiga. Quando si allunga e si mette a ballare alla festa d'addio al celibato mi è caduta la mascella.. cioè, non posso credere che non siano riusciti a fare di meglio, considerato a che punto siamo arrivati con queste tecnologie. Oltretutto chi lo interpreta, Ioan Gruffudd, è irritante sia come attore che come personaggio. Bello invece Silver Surfer, che ha una resa splendida, soprattutto quando abbandona la tavola da surf e perde la sua luccicanza: non è un caso che i momenti "più riusciti" (questa è un'iperbole) siano quelli che lo vedono in scena. Visivamente parlando, lascia anche stupito tutto il "particolare" lavoro di make up fatto su Jessica Alba: io questa ragazza l'adoro, la trovo assolutamente adorabile e di una bellezza folle, ma la sua Sue Storm è risibile. E' una bambola, truccata con l'aerografo, toupè fintissimo biondo, lenti a contatto blu oceano di un fasullo plateale.. irriconoscibile e totalmente finta. Ma perchè!? Le scene d'azione sono pochissime e noiose, senza spessore nè "meraviglia": unica visual interessante l'apparizione di Galacticus che tenta di divorare il Pianeta Terra (sì, lo spessore è questo), il resto è penoso.
Io non ho mai seguito i Fantastici 4, e non so niente del loro universo fumettistico: a quanto pare sono i supereroi meno problematici e più a misura di famiglia, e di bambino. Ok, fin qui te la do anche buona. Ma il film esagera notevolmente questa sua destinazione precisa: il target di riferimento sotto i 13 anni è di fatto l'UNICO pubblico a cui si rivolgono. I bambini impazziranno a vedere sta cosa, ma chiunque abbia raggiunto non dico una certa sofisticatezza cinematografica, ma almeno una certa pseudo maturità intellettuale, soffrirà le pene di un caimano trasformato in Spy Bag di Fendi. Anche la sceneggiatura ricicla vecchie battute e una bidimensionalità eccessiva, con dialoghi telefonati e una struttura del racconto basilare, senza prender rischi nè osare qualcosa di "altro". Penso non sia nemmeno il caso di parlare dei buchi dello script e dell'insensatezza di alcuni passaggi (cioè, in un film dove c'è uno che dicendo "fiamma!" piglia fuoco, non ha molto senso parlare di "mancanza di coerenza e verosimiglianza"..).
Insomma, se avete un nipote/fratello in vacanza dalle scuole elementari che sia idiota, rompipalle e geek portatecelo, perchè si divertirà un mondo: questo film ha un QI compatibile con il suo. Altrimenti evitatelo come la lebbra. Anche Chris Evans mezzo nudo in fondo non vale il prezzo del biglietto (basta googlare, che è pure gratis). E Jessica Alba si veste come un'educanda. Una noia, insomma.
Ma è altrettanto chiaro come il sole che questo film farà bazillions di dollari al box office.
Perchè il mondo è pieno di idioti come me.
E


Rihanna è una dark lady



Dopo gli eccessi europei la fashion icon più stilisticamente scapestrata, Rihanna, ha fatto ritorno a New York. E ha anche ritrovato un briciolo di ragione, sempre stilisticamente parlando. Forse anche troppo. Eccola passeggiare per le strade di New York in total black. La giacca, come potrete be intuire dalle ormai inflazionate mega spalline è ovviamente [...]

Leonardo DiCaprio va in bici per le strade di NY



di Caprio.jpg
Per le vie della Grande Mela, questo venerdì 13, c’era la star di Hollywood Leonardo DiCaprio. L’attore ha deciso di sgranchire le gambe per le strade della città di New York, non senza prendere le giuste precauzioni e quindi indossare il casco.



JENNIFER LOPEZ: A NOI DUE!



Penso di eleggermi The King of Procrastination.
Perchè nel Favoloso Mondo di Filo il domani veramente non muore mai.
Il che a pensarci bene è una sublime forma di ottimismo, a dispetto di quello che dicono tutti di me.
Cioè la consapevolezza che ci sarà sempre un altro giorno e un altro momento per fare quello che devo fare. E' rilassante, beneaugurante e soprattutto piacevole. Certo, esistono degli effetti collaterali, che ne so, che ti staccano la corrente perchè non hai pagato la bolletta dell'Enel o che la mora per aver fatto l'iscrizione universitaria in ritardo superi i 150 euro. Ma in fondo cosa sono 150 euro se messi a confronto con l'ordine universale delle cose? Assolutamente nulla. Eh si, sono decisamente nato per rimandare, e per cestinare le multe per divieto di sosta. Insomma, in 24 anni di esistenza sono riuscito ad imporre delle regole per lo meno a me stesso: regole deviate e perverse, ma per lo meno regole. Il problema si presenta quando il mondo non si vuole piegare alle mie suppliche: e in questo momento, per vostra informazione, il mio mondo è costituito dalla temibile Biblioteca Sormani di Milano, praticamente la mia depandance. Un regno ombroso, che pullula di studenti, intellettuali, perditempo (io ovviamente rientro più nell'ultima categoria) che amano i libro (ma anche no) o che sono costretti a conviverci (ma anche sì). Il tutto dominato da integerrime gestapo, amazzoni dal tailleur sbertucciato, terribili virago note con il nome di Bibliotecarie, che stanno agli studenti come i commessi di Footlocker stanno ai clienti. Non me ne vogliate eventuali esponenti di queste categorie, ma mi duole avvertirvi che gli uffici casting (o come diamine si chiamano) delle Biblioteche e di Footlocker scelgono i loro collaboratori seguendo regole e metri di giudizio particolarmente severi, in cui la cattiveria, fisica, morale ed etica, è un prerequisito fondamentale per accedere in questo gotha del terrore.
Io, che ho l'animo di un personaggio di Jane Austen, parto sempre dal presupposto che la gente sia in cerca d'amore. E che quindi sia necessario, nonchè sufficiente, riversare dosi pantagrueliche di affetto e fiducia per ricevere in cambio stima e simpatia. Ma con queste persone tutto sto discorso non trova nessuna controprova: queste persone, ebbene sì, sono cattive. Ma non cattive tipo..che ne so..Darth Vader (che alla fine sotto sotto è buono)..ma cattive tipo Andrea Dianetti di Amici di Maria de Filippi: EVIL, PURE EVIL, sono il male.
Appena entrato in Biblioteca individuo già, da lontano, colei che dovrò sfidare in singolar tenzone. Eh si, perchè dopo aver sfidato Silvia Toffanin per la conduzione di Verissimo, ho deciso che la mia missione nella vita è sfidare i vips. Lei, la nuova sfidante, è La Capa Suprema Del Reparto Microfilm, la donna, meglio nota come Jennifer Lopez ("meglio nota" = "da me chiamata") per quel lungo vestito verde identico a quello indossato da J.Lo ai Grammy di qualche anno fa. Avrà 60 anni (quindi ha un sacco di esperienza su come vessare poveri agnellini come me), grassoccia, ventaglio di legno cinese: se non dovessi odiarla, l'amerei. Ma invece la odio. Anzi, non è che la odio. E' che devo cambiarla. Sì, perchè le mie sfide non consistono nel voler annientare l'altro, bensì nel volerlo migliorare. Anzi no, la Toffanin la volevo proprio annichilire. Ma andiamo oltre.
 
Primo round: Il Primo Approccio.
Filo: "Buongiorno dovrei consultare questo quotidiano..blablabla.. (metto le mani avanti)..è la prima volta che vengo qui, non so bene come muovermi" ---> faccio capire subdolamente che è lei che comanda, non mi voglio imporre da subito. La nostra sarà una guerra lunga e costellata di cadaveri, ma alla fine mi amerai, oh se mi amerai, mia cara.
J.Lo: "Devicompilarequestoscriviquitohecco,prendi,ilmicrfilmèquestosaimetterlo?noeh,guardafaicosì,girilamanovella,ecco." Sparà 705 parole al secondo che neanche 50Cent.
Io capisco solo la parola "manovella", ma non voglio fare proprio l'imbranato, quindi annuisco senza aver capito una mazza, un sorriso a 104 denti e lei si allontana.
Filo - J.Lo    0-0
 
Secondo round: Il Tracollo.
Filo: "Salve, ho finito di consultare il documento che mi ha dato. Mi servirebbe adesso un quotidiano degli anni '50..avete qualcosa?" Sfodero sempre mille sorrisi, e una voce melliflua che farebbe cambiare progetti ad Hitler.
J.Lo: "Certo." E mi guarda. Seria. Impietrita. Con gli occhi liquidi di chi odia senza ritegno.
Filo: -_-
J.Lo: -_-
Filo: "Eh...me ne servirebbe uno..."
J.Lo: "Eh..devi compilare questo."
Io compilo tremante. Gli porgo il foglietto in liturgico silenzio, lei apre un cassetto, tira fuori una specie di cilindro, me lo da in mano e tace.
J.Lo: "Eh, lo sai mettere, no?"
Mio Dio che stronza! Certo che lo so mettere, non sono mica un coglione!
Filo: "Si, grazie." Io freddo e impassibile Re dei Ghiacci.
Con passo sicuro raggiungo la mia postazione, e mi accorgo di non sapere minimamente come cazzo infilare sto cilindro, e soprattutto dove. Spio la mia vicina di postazione che ha la mano sicura di chi è già passata sotto le grinfie di Jennifer.
Niente, non sono capace. Ma non posso mostrarmi debole e impedito. Ci provo, del resto non penso bisogni essere Einstein per infilare un cazzo di microfilm!
Infilo il coso in un coso e giro un cosetto. Ecco fatto. Mi pare perfetto.
Oh merda..non si vede...e poi..COSA SONO QUEI GRAFFI SULLA PELLICOLA!?!? Oh Cazzo. Cazzocazzocazzocazzocazzo.. Calma Filippo..calma, di sicuro c'erano già prima che tu ci mettessi le mani..solo che li hai visti adesso per la prima volta. Si si si si..è così di sicuro.
Cazzo. Cazzo. E' tutto nero. NE-RO! Sto rovinando un cimelio della storia!! Svengo. Oddiooddiooddio Jennifer si sta avvicinando! Cazzo non dovevo fare tutto quel casino col microfilm..ha sentito i miei urletti (=conati) di disperazione! Cazzoputtana!
Filo: "Mhm...non riesco a mettere a fuoco l'immagine, forse questa macchina non funziona bene..." Ero paonazzo e sudato come Lino Banfi.
J.Lo: "Forse se metti la pellicola "sotto" l'obiettivo riuscirai a vedere qualcosa..."
AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!
Filo - J.Lo   0 - 2450
 
Ecco, questo è il vestito che intendo. Fate conto che però la "mia" J.Lo è una 60enne cicciosa. E non ha David Duchovny accanto.

CITAZIONE DEL GIORNO
"Forse vogliamo cercare i difetti negli altri per dimostrare che non siamo soli."
(CSI - Gil Grissom)


Tuesday, July 28, 2009

Attore non protagonista



Se per l'attrice non protagonista c'è poco margine di shock, nella corrispondente categoria maschile i giochi sono molto più aperti, e la possibilità di un eventuale sconvolgimento diventa più ampia.
 
Le nomination per MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA sono:
Alan Arkin - Little Miss Sunshine
Jackie Earle Haley - Little Children
Djimon Hounsou - Blood Diamond
Eddie Murphy - Dreamgirls
Mark Wahlberg - The Departed
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Tranne l'outsider Jackie Earle Haley (ex enfant prodige dello showbiz americano, ora risorto dalle ceneri con questa performance), gli altri quattro attori sono tutti, chi più chi meno, papabili vincitori della statuetta. Il favorito della vigilia rimane Eddie Murphy: effettivamente in Dreamgirls interpreta il personaggio più vivo e spumeggiante di tutti, il vero ruba-scena del film. Dalla sua parte, Murphy ha una carriera strepitosa, lunghissima: e nonostante non abbia mai brillato per la recitazione e abbia interpretato quasi sempre film scadenti, Hollywood deve moltissimo a questo attore, che con la sua sola presenza ha fatto incassare alle major cifre stratosferiche. E sicuramente l'Academy terrà conto di questo fattore. A minare la pole position di Murphy è, paradossalmente, Eddie Murphy stesso. Può sembrare una sciocchezza, ma ogni singola variabile diventa, per un attore candidato, un elemento fondamentale nella sua corsa verso il golden boy. Vi ricordate quando 4 anni fa Russell Crowe perse l'Oscar per A Beautiful Mind (lo vinse Denzel Washington per il minore Training Day) proprio dopo aver picchiato un membro dello staff di un grande albergo newyorkese? Non è stata una semplice coincidenza, ma davvero quei bacchettoni dell'Academy guardano ogni dettaglio, anche privato, del candidato. Eddie Murphy ha effettivamente una vita privata poco ortodossa: ha lasciato la fidanzata incinta (per la cronaca, Mel B delle Spice Girls) per una modella giovanissima, non ama particolarmente la stampa, e lo scorso weekend è uscito al cinema con Norbit, il classico film demenziale, stroncato dalla critica, a cui l'attore ci ha abituati in questi anni. Murphy insomma è un elemento poco oscarizzabile. Crescono invece le quotazioni di Alan Arkin, l'adorabile nonno eroinomane di Little Miss Sunshine. Ha appena vinto il BAFTA Award, e la possibilità si una sua vittoria si fanno più consistenti: oltretutto è un attore molto amato dall'establishment, molto rispettato, e data la sua età, questa sarebbe forse l'ultima opportunità che Hollywood ha per premiarlo. Quindi prevedo un testa a testa tra Murphy e Arkin (quest'ultimo per altro è in un film amatissimo). Mark Wahlberg è un grande attore sottoutilizzato e sottostimato: un applauso all'Academy che ha preferito la sua performance rispetto a quella del grande (ma molto gigione) Nicholson. Wahlberg ha qualche chance: lui rappresenta la nuova generazione di trentenni. Djimon Hounsou è senza dubbio bello da guardare sul grande schermo, ma interpreta lo stesso identico ruolo da quasi dieci anni (Amistad, Il Gladiatore, In America..): non penso sia arrivato il suo momento.
Quindi ricapitolando, i due grandi contendenti sono Alan Arkin e Eddie Murphy: vedremo in che direzione andranno i membri dell'Academy. Io punto leggermente a favore di Alan Arkin, per due motivi: 1) il suo film è senza dubbio quello più amato dell'anno, molto più di Dreamgirls; 2) se Eddie Murphy dovesse vincere, la comunità afroamericana vedrebbe 3 suoi attori vincitori dell'Oscar (Hudson, Whitaker e Murphy, appunto): siamo sicuri che l'Academy andrà fino in fondo con questa scelta?. In ogni caso, se dovesse vincere Arkin, Little Miss Sunshine ipoteca la vittoria come Best Picture.
 
VINCERA': Alan Arkin
IO TIFO: Mark Wahlberg
POTREBBE SHOCKARE: Mark Wahlberg
AVREBBE MERITATO LA NOMINATION: Steve Carell - Little Miss Sunshine
 
A domani con MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA.


i tatuaggi della Canalis non stanno con George Clooney




Dopo la storia di Raffaella Fico e Cristiano Ronaldo pensavamo che per quest'estate avevamo finito e invece oggi è uscito un altro gossip dell'estate: Canalis-Clooney, la "coppia dell'estate"...

Se nella prima foto apparsa in rete sulla loro presunta storia sembrava che
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Aubrey O'Day hot su Twitter




L'ex leader delle Danity Kane, famosa girl band soprattutto negli Usa, ha postato sul social network delle foto molto sensuali per la gioia di tutti i suoi fans e le abbiamo raccolte nella nostra fotogallery

ONDE SULLE SPONDE



POSEIDON
Sottotitolo: Il ritorno dei B-Movies...finalmente!
C'era un tempo in cui Hollywood sfornava i famigerati film di serie B. Piccoli gioielli che non avevano altra ragion d'essere se non quella di intrattenere lo spettatore: plot semplicissimi, cattivi ultra monolitici, effetti speciali divertenti, battute ad effetto. Punto. Non pretendevano di indagare la psiche umana, e non si facevano portavoci di correnti o linee di pensiero. Si usciva dal cinema dicendo "ma che stronzata!", però in cuor nostro eravamo sazi e soddisfatti come dopo una cena con vecchi amici. Prodotti mediocri, confezionati dignitosamente, erano oggetti artigianali di indiscutibile fascino.
Poi improvvisamente la "produzione media" smise di funzionare.
 
Dopo La Tempesta perfetta e Troy (facilmente uno dei film più terrificanti e pretenziosi del nuovo millennio), riuscire a nutrire ancora qualche speranza (men che meno stima) nei confronti di Wolfgang Petersen era una mera utopia. Così sono partito con aspettative decisamente basse.
E invece che piacevole sorpresa!
Poseidon riesce non deludere per il semplice motivo che mantiene le sue promesse: offrire spettacolo e intrattenimento. Niente di più niente di meno. Certo, se entri in sala aspettandoti tensioni psico-sociologiche alla Ingmar Bergman potresti "vagamente" rimanere deluso, ma sospendendo il giudizio, il film conquista e coinvolge, se non altro non annoia.
La sequenza d'apertura del disastro mostra notevole potenza, e sebbene l'uso massiccio degli effetti digitali rischi di appiattire l'intensità realistica dell'evento, alcuni momenti o anche singole inquadrature sono di grande impatto. Molte cadute di tono, una certa ripetitività nella struttura del racconto (ma non disturba), e alcune situazioni piuttosto ridicole ed involontariamente esilaranti. Ma si sa, il B-Movie è anche questo.
La sceneggiatura è quella che è, serve unicamente per mandare avanti il racconto, che stranamente ma fortunatamente scorre via veloce e rapido: appena un'ora e mezza di film (contro le quasi 3 devastanti ore di Troy). Ripeto il mio appello alle case cinematografiche: FATE DURARE DI MENO I VOSTRI FILM!! LE DIMENSIONI NON CONTANO!!!!
Gli attori non sono malvagi (bravo Josh Lucas), e i personaggi nella loro bidimensionalità acquistano un certo valore iconico: la clandestina messicana, il belloccio vigliacco ma che si sacrifica, la bella innocente verginella, il vecchio (gay) suicida..insomma, le tipiche macchiette da disaster movie, ma tutt'altro che fastidiose.
La regia è come sempre inesistente, anche se di mestiere: nessuna pretesa autorale, nessun tentativo di indagine psicologica (che si sarebbe trasformato in errore se poi il regista non fosse stato in grado di reggerla lungo tutto l'arco del film, come in Troy).
Tecnicamente il film è buono (ma non ottimo) e sinceramente non riesco a capire dove abbiano speso tutti quei soldi del budget (mi pare addirittura 150milioni di dollari): le scenografie sono quasi tutte digitali, e quelle effettivamente costruite non sono sensazionali (molto meglio quelle dell'originale L'Avventura del Poseidon).
 
Insomma, il film è sicuramente un'opera di serie B. Stupida e americana, fracassona e giocattolosa, divertente e inutile. La si dimentica in un paio di minuti, ma per la sua durata riesce a riempire la nostra pancia e i nostri occhi. Cosa volete di più dal cinema estivo?!
 
 
VOTO: C
 


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