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Monday, August 24, 2009

Daniel! Daniel! Daniel!



Casino Royale
Non sono mai stato un fan di James Bond. Non vado in visibilio per i gadget ultramoderni, non impazzisco per il lusso estremo, non sono un estimatore di Porsche ed Aston Martin. Sinceramente di quel mondo lì che si divide tra Montecarlo, Dubai e i Caraibi non me ne può fregare di meno. Eppure leggendo le critiche e l'entusiasmo generale per questo nuovo episodio (che è il prequel di tutta la serie), e conoscendo i numerosi talenti di Daniel Craig, avevo settato le mie aspettative al massimo dell'eccitabile. 
Ed è forse anche per questo che il primo film del 2006 è stato per me una porta sbattuta in faccia.
 
Il problema fondamentale di Casino Royale risiede nella sua terribile sceneggiatura, firmata tra gli altri da Paul Haggis sceneggiatore/regista di Crash, che conferma in questo modo il suo discutibile talento. E' diffusa l'opinione che i film d'azione possano "fare a meno" di uno script buono, relegando il loro vero interesse in effetti speciali e inseguimenti mozzafiato. Beh, questa è la definitiva dimostrazione che non è così. Punto debolissimo di questa pellicola, che rimane comunque godibile, sono i dialoghi e i confronti tra gli attori: ero quasi imbarazzato dalla piattezza delle battute, dai clichè che si susseguivano e da uno sconfortante senso di "già visto". C'è di buono (?) che nella sala gremitissima (mai vista così tanta gente) tutti erano attenti e presi dal racconto..evidentemente ero l'unico ad avere questo brutto feeling con il film. La brutta sceneggiatura rende ridicoli molti passaggi, e soprattutto i rapporti e le dinamiche tra i personaggi mancano di spessore e tensione. E senza spoilerare troppo, la storia d'amore del film (che in teoria dovrebbe reggere tutto il secondo tempo) è una delle più risibili viste sul grande schermo. Davvero peccato. Ma del resto, dando la pellicola in mano ad un regista (Martin Campbell) che ha nel suo carnet The Mask of Zorro e Vertical Limit i dubbi mi erano già venuti in partenza.
Se c'è una cosa che sostiene il film è Daniel Craig.
Come attore è eccezionale (vedi The Mother di Roger Mitchell), come attore d'azione è ottimo, ma come James Bond, perfetto. Rispetto ai James del passato (con cui è inutile ma inevitabile fare confronti) quello che perde in eleganza e raffinatezza guadagna in prestanza e tenebrosità: questo Bond sa usare le mani, ha un losco passato, e sta imparando a diventare quel ghiacciolo sentimentale che sarà in futuro. E i suoi occhi color gelo devastano. Dopo i primi 10 minuti in cui dobbiamo abituarci alla sua faccia, alla sua bocca e alla sua strana camminata, saremo tutti conquistati. Purtroppo, ed è un enorme "purtroppo", come carattere è piuttosto bidimensionale (ma fin qui, è accettabile, è la natura del personaggio) e il mancato approfondimento psicologico lo rende meno interessante rispetto al suo enorme potenziale.
Le Bond Girls soffrono ancora di più di questo difetto congenito nel film: Caterina Murino (che faceva la letterina da Gerry Scotti!) nel ruolo di Solange se la cavicchia, ma in realtà è uno di quei ruoli "sbatti-le-ciglia-e-lo-perdi". Eva Green invece, che diventa il vero motore del racconto nella seconda parte del film, regge fisicamente abbastanza bene il ruolo di Vesper Lynd, anche se ha una pregnanza molto limitata e superficiale. Judi Dench è finalmente illuminante come M.
Anche il villain LeChiffre (l'ottimo Mads Mikkelsen) è buono sulla carta, ma non è epocale nè incute particolare timore.
Purtroppo è questa la cifra di Casino Royale: è discreto (se non mediocre) in tutto. Non si spinge oltre un certo limite, non prende rischi (se non nel cast di Daniel Craig), e si trasforma in un film d'azione come tanti ce ne sono. Anche le sequenze d'azione..già viste. Non mi ha stupito, ecco, non mi ha fatto gridare al miracolo, non mi ha emozionato.
Ed è un film con tre dettagli urticanti che ho notato:
ATTENZIONE SPOILER!! EVIDENZIA PER LEGGERE!!
- la password che James Bond inserisce all'inizio della partita di poker non è VESPER, come invece viene dichiarato alla fine. L'ho notato perchè era prevedibilissimo che usasse quel nome come password e quindi sono stato attento, ma invece non ha digitato quelle cifre all'inizio!
- la scena di Bond e Vesper che entrano nella laguna di Venezia su un veliero è ridicola..RI-DI-CO-LA!!
- Giancarlo Giannini è ridicolo (sì, anche lui) quando continua a tenere il conto delle puntate a poker..
FINE SPOILER!!
 
Il film insomma risente di uno script orrendo, una trama inconsistente, personaggi piatti e sbagliati. Il cast buono, le performance e Daniel Craig danno la sufficienza ad una pellicola sprecata ed ingiustamente osannata dalla critica. Sequenze d'azione tutt'altro che memorabili. Poteva essere il nuovo The Bourne Supremacy, è invece è solo un altro, mediocre capitolo di Bond.
 
C-

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