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Monday, October 5, 2009

IL FIORE DI TULA



Romance & Cigarettes

Togliamo ogni dubbio a riguardo: questo film è un musical. Visionario, ironico, autoironico, fantasticamente camp, recitato da Dio, con canzoni che non ti si scollano più dalla mente. Ma sono pur sempre due ore di film in cui i personaggi partono a cantare e ballare in mezzo alla strada.

Il problema numero uno secondo me sta proprio in questo aspetto: girare un musical richiede delle spiccate doti, e non una semplice conoscenza del mezzo. John Turturro, mi spiace dirlo, non è un grande regista, e men che meno conosce le regole del musical. Certo Romance & Cigarettes tenta di spezzare quelli che sono i dogmi del genere, ma fondamentalmente il suo impianto rimane quello di un musical classico hollywoodiano (non alla Baz Luhrmann per intenderci), dove le persone di punto in bianco cantano canzoni famose commentando sentimentalmente la scena appena terminata.

Il film è fondamentalmente un melodrammone amoroso, volgare e sboccato, ironico e a tratti divertente, che ha i suoi punti di forza proprio nell'addictive colonna sonora e nelle performance degli attori. Purtroppo lo script non è sempre all'altezza, e non disegna dei personaggi a tutto tondo: innanzitutto ci sono troppi comprimari di bassissimo spessore, che tolgono potenza ai tre protagonisti, e l'approfondimento psicologico dei personaggi lascia molto a desiderare: chi sono? da dove vengono? perchè si comportano in questo modo? Domande che non trovano risposta e che quindi ci fanno poco affezionare ai caratteri (forse ad esclusione del personaggio di Kate Winslet, l'unico davvero simpatetico per lo spettatore...almeno per me).

Il cast è da urlo: Susan Sarandon fa la madre cornificata dal marito, e come sempre è un'attrice affidabile, anche se in questo film non tira fuori la grinta e la rabbia che ci si aspetterebbe. James Gandolfini, il marito traditore, è ottimo nel personaggio di Nick Murder, anche se rimane molto lontano dalle simpatie dello spettatore. Coprotagonisti sono l'esilarante Mary Louise Parker, lo strepitoso Bobby Cannavale, Christopher Walken e la mia amata Mandy Moore. Potrei aprire un capitolo su Mandy Moore: questa attrice, a mio parere, sfonderà alla grande nei prossimi 10 anni: sexy, divertente, coraggiosa (vedere per credere Saved!), acerba ma di talento, Mandy mi ricorda la Reese Witherspoon degli esordi. Oh Mandy, non posso che tifare per te.

Ma la regina incontrastata del film, la vera anima incendiaria di R&C è lei, Kate Winslet, probabilmente l'attrice più duttile e di talento della sua generazione. Il personaggio di Tula è così esplosivo e vitale e innatamente tragico, che diventa l'unico personaggio a cui mi sono affezionato. Volgare al limite dell'osceno, ha una fisicità devastante, e un'innocenza infantile. Non è un caso che i pezzi musicali affidati all'attrice (la ballata con le prostitute, e il canto sott'acqua) siano anche le parti più liriche è riuscite del film. Davvero chapeu a Kate, la Regina Kate.

Il film è insomma un'esperimento in parte riuscito, in parte dubbioso, che avrebbe trovato forse una maggiore sua collocazione se avesse ancora di più calcato la mano sull'atmosfera camp che intasa ogni fotogramma. Esagerare per esagerare, allora seriamente esagera! In ogni caso gli attori salvano il film dal dimenticatoio.

 

VOTO: B-

 



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