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Thursday, September 17, 2009

SO COLD



L'ERA GLACIALE 2
Io odio le recensioni che stroncano i film.
Le odio perchè distruggono dei sogni, spezzano le speranze, fanno franare l'immaginazione e le aspettative del lettore e futuro spettatore.
Dunque ve lo dico con il cuore: se avete intenzione di vedere questo film, non leggete avanti.
 
L'ERA GLACIALE 2 è un film sbagliato.
Quello che rendeva il primo episodio un godibile e a tratti esilarante film d'animazione, manca del tutto in questo secondo episodio.
L'umanità, la bellezza, la fragilità che permeava il primo sono clamorosamente scomparsi.
O meglio: non mancano affatto questi valori, ma anzi, vengono resi ipertrofici, eccessivi, a tratti stucchevoli, non raramente imbarazzanti.
Prendete ad esempio lo scoiattolo Scrat: nel primo episodio compariva sporadicamente, ed anzi, era proprio nell'effetto sorpresa dovuto alla sua comparsa che stava la vis comica del personaggio. In questo film invece, esso diventa quasi un co-protagonista, diventando quasi uno stupido fantoccio creato ad uso e consumo del merchandising. Dall'essere essenziale, diventa inutile e puerile.
La sceneggiatura manca completamente di verve, mancano i guizzi comici, manca la spassosa e umana ilarità invece presenti nel film del 2002. Nulla è davvero divertente, tutto diventa superfluo e tristemente potabile. Le battute che strappano un sorriso le ho contate su una mano, una o due le sequenze riuscite.
 
Quello che intristisce è il fatto che L'Era Glaciale 2 è completamente derivativo. Tutto è già stato visto, tutto puzza di vecchio, di raffazzonato, di frettoloso: il montaggio è veloce, ma nel senso deteriore del termine, e si corre verso la fine senza un climax ascendente, senza quel senso di coinvolgente urgenza.
Il film punta troppo sul "carino", sul dolce e il tenero, e anche le sequenze che vogliono essere "sentimentali" si risolvono in una modalità da soap opera, in manera consolatoria.
 
I personaggi sono completamente piatti, non approfonditi psicologicamente, trasparenti. Il mammuth Manny ha come unico scopo la riproduzione (e anche quando trova la mammuth femmina non la "ama" ma la vuole solo per continuare la specie..) e viene completamente dimenticata la vera ragione d'essere della forza suo personggio: il suo passato. Diego è come se non fosse nemmeno stato inserito nel film, tant'è privo di spessore. Syd è semplicemente un pupazzo comico, non cresce, non ha pensieri, non ha scopi, non ha nulla da dire o aggiungere. Bidimensionale.
I personaggi di contorno altrettanto inutili.
 
Ma i difetti più gravi di questo film sono 2: il doppiaggio e i cattivi.
Il doppiaggio è allucinante. I tre protagonisti (Gullotta,Insegno,Bisio) sono bravi, ma troppo monocorde. Roberta Lanfranchi ha avuto il ruolo solo perchè moglie di Pino Insegno: addirittura forse peggio di Michelle Hunziker in Madagascar. Davvero inascoltabile, sempre sopra le righe, pessima. E poi l'opossum doppiato da Lee Ryan (complimenti alla lungimiranza del direttore del doppiaggio..ma sei cretino?!) lascia basiti: non si capisce assolutamente nulla di quello che dice.  Davvero da far cadere le braccia.
E poi i villains.
Da che mondo è mondo , il cattivo è sempre la parte vincente di un film: conquista, seduce, ci si affeziona ai cattivi dei film, perchè affascinano e fanno paura. Ecco, il problema è che ne L'Era Glaciale 2 mancano i cattivi. Sono completamente assenti. La natura potrebbe essere il nemico, ma la sua minaccia è blanda e non sottolineata, abbozzata, non patetica. I due mostri acquatici sono inutili, come tutto il resto.
Senza cattivi, perchè dovremmo tifare per i nostri eroi? Per chi facciamo il tifo?
 
Davvero un'occasione perduta. Ma quello che è peggio, visti gli incassi stratosferici che sta facendo, è che "carino" sta diventando seriamente un aggettivo positivo.
Ci stiamo abituando al mediocre.
In ogni caso, se vi sono piaciuti Shark Tale e Madagascar  (nella mia modesta opinione i film d'animazione più brutti degli ultimi 5 anni) vi piacerà anche questo film.
 
VOTO: E
 


Pubblicata la line-up della 59esima edizione del Festival di Cannes. I film in concorso li trovate qui.

Da tenere d'occhio Marie Antoinette di Sofia Coppola, Fast Food Nation del sempre eccellente Richard Linklater, Babel di Inarritu e Volver di Almodovar.



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