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Friday, September 4, 2009

FIAMME



Un ultimo appunto, e poi lascerò irrimediabilmente,Dio-ti-ringrazio-finalmente tutta questa Oscar stuff alle mie spalle. Sono 6 anni che seguo con questa passione la cerimonia degli Academy Awards, e per la prima volta quest'anno posso farlo in pubblico, con un blog, con la possibilità di dire e fare qualcosa. Quindi prima di superare la vicenda e ripetere costantemente a me stesso il mantra "è solo un film-è solo un film", devo postillare un'ultima considerazione.
In America sta succedendo il tumulto. Interi blog di cinema stanno chiudendo, addirittura il Movie Database di Fennec (una delle fonti imprescindibili per ogni movie-addicted) ha chiuso i battenti dopo 11 anni. C'è un senso collettivo di rinuncia e disillusione senza precedenti. La sconfitta di Brokeback Mountain agli Oscar rappresenta una delle pagine di cinema più vergognose degli ultimi 50 anni.
Il problema qual è: Brokeback Mountain ha praticamente vinto tutti i premi esistenti al cinema: il sindacato dei registi DGA, il sindacato degli sceneggiatore WGA, i Globes, il sindacato dei recensori NBR, la stampa di NY, Los Angele, ha vinto Venezia, Toronto. Ha vinto tutto. Crash non ha vinto niente, non è nemmeno stato candidato ai Golden Globes (e ricordo che ai Globes ne candidano 10 di film, quindi non è nemmeno tra i primi 10). Del resto anche l'Academy con le 6 nominations (che sono pochissime per un Best Picture), ha dimostrato che Crash non è sicuramente un film molto amato. Se avessero DAVVERO amato Crash, avrebbero dato anche nomination ad altri attori, alla fotografia, al sonoro, alla colonna sonora. Invece solo 6 nomination, contro le 8 di Brokeback. La non-vittoria di Brokeback significa dunque una sola cosa: che di proposito non hanno voluto votare Brokeback, indirizzando i voti al minore Crash. Il problema non è che abbiano preferito Crash, ma che non hanno voluto che Brokeback vincesse. Questa la verità.
 
Perchè per quanto ne possa dire io con il mio stupido mantra, Brokeback Mountain non è solo un film. E' un evento irripetibile, una pietra miliare nella storia del cinema (definizione non mia ma del Washington Post): mai un film che trattava un tema così scomodo (perchè evidentemente dopo quello che è successo è chiaro che omosessualità è ancora un tema così scomodo) era arrivato a tanto, aveva sbancato i botteghini (ricordo che Brokeback ha guadagnato 75milioni di dollari contro i 56 di Crash), aveva letteralmente sdoganato un intero mondo, con Brokeback si parlava seriamente (e non alla maniera de Il Vizietto) di gay in prima serata in televisione, si ha avuto largo e popolare accesso per la prima volta ad un intero sistema completamente rinnegato e denigrato per anni, per la prima volta i nostri padri hanno capito cosa voglia dire che l'amore è una vera forza della natura, che trascende ogni cosa.
In America sono scoppiati i fuochi.
Ma da noi nessuno osa pronunciarla quella parola, così vergognosa, così dimentica, così cucita addosso a tutte le nostre anime, così penetrata nel tessuto sociale. Quella parola che inizia per OMO e finisce per FOBIA.
 
Goodbye Brokeback Mountain. I will never ever forget you.

 Con questo, chiudo la vicenda.



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